Intervento cataratta: un’operazione semplice, sicura, per ritrovare una vista giovane e di qualità in pochi minuti. Se con l’età il cristallino dell’occhio comincia a opacizzarsi e a provocare offuscamenti, ci si può rivolgere ad un medico-chirurgo per effettuare la procedura tramite il laser a femtosecondi.
Il recupero post-operatorio dura pochi giorni. Cosa fare e cosa non fare in questo periodo di tempo? In quanto tempo si potrà godere appieno di forme e colori nitidi senza compromettere il processo di guarigione? Leggi l’articolo per saperne di più!
L’intervento di cataratta nel dettaglio
L’intervento di cataratta è una procedura sicura e rapida, ormai ampiamente consolidata per liberarsi dei disturbi dovuti alla cataratta. L’operazione della cataratta consiste nella rimozione del cristallino opacizzato, attraverso un tunnel corneale di 2 mm, e nella introduzione di un cristallino artificiale nel sacco capsulare.
Il tunnel corneale può essere effettuato con il laser a femtosecondi, o Femtolaser, uno strumento innovativo che permette di eseguire tagli precisi e poco invasivi. Una volta sostituito il cristallino, il chirurgo procede a sostituirlo con uno artificiale chiamato anche IOL.
Non è un intervento doloroso. I pazienti non provano particolari disturbi né durante l’intervento né dopo.

Intervento cataratta convalescenza: le buone pratiche da seguire
Per accelerare la guarigione è necessario seguire le indicazioni dello specialista. Solitamente si prescrive un collirio antibiotico quattro volte al giorno per due settimane ed in seguito un collirio antinfiammatorio per altre due settimane. Oltre a questo, dopo le primissime ore dall’intervento, viene prescritta una terapia farmacologica a cui attenersi strettamente fino a diverse indicazioni del medico chirurgo.
Oltre a questo, le buone partiche da seguire per trarre il meglio da un intervento di cataratta riguardano la protezione degli occhi nelle ore della giornata. Nello specifico:
- Proteggersi con occhiali da sole, i primi giorni;
- Durante la notte, i primi giorni indossare un’apposita mascherina protettiva somigliante ad una sorta di conchiglia, che sarà fornita al momento delle dimissioni dalla clinica.
Dopo le primissime ore dall’operazione i pazienti godono già di un’ottima qualità visiva, tanto che molte attività quotidiane possono essere riprese anche una volta tornati a casa: leggere la tv, una leggera attività fisica, o una doccia a patto che vengano seguite tutte le precauzioni del caso.
Cosa, invece, non è consigliato fare?
Ci sono cose però che è meglio non fare, per evitare di rallentare il processo di guarigione e per non compromettere i benefici dei colliri e dei farmaci. Oltre a non sospendere o modificare per nessun motivo la terapia salvo diverse indicazioni della specialista, è bene:
- non strofinare l’occhio operato;
- non fare sforzi fisici eccessivi come sollevare pesi;
- fare a meno per almeno un mese di sport molto faticosi, come sollevamento pesi o sport di contatto;
- evitare che acqua e detergenti entrino nell’occhio, e dunque sono assolutamente sconsigliati bagni al mare o in piscina;
- non esporre l’occhio a fumo, polvere, make-up, lacca, ecc.;
- evitare di esporre gli occhio al caldo e al Sole intenso senza un paio di occhiali con lenti scure.
Se si seguiranno questi piccoli accorgimenti, nel giro di qualche giorno la vista migliorerà notevolmente fino alla completa stabilità dopo 1-2 settimane.
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