Terapia della Presbiopia: uno sguardo alla problematica e alla terapia per liberarsene.

La presbiopia è un difetto visivo conseguenza del fisiologico processo di invecchiamento dell’uomo, che comincia a sopraggiungere intorno ai 45 anni d’età e colpisce tutti indistintamente. La presbiopia è infatti il sintomo più comune dell’avanzare dell’età e consiste nella difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti da vicino, causando diverse problematiche nelle normali attività quotidiane: le persone si trovano a dover allontanare istintivamente gli oggetti che osservano, o a ricorrere ad appositi occhiali per presbiti.

Esistono tuttavia rimedi efficaci e definitivi per tornare a vedere nitidamente rinunciando agli occhiali. Vuoi sapere quali? Continua a leggere l’articolo!

Sintomi e cause della Presbiopia

Con il passare degli anni le fibre muscolari e il cristallino perdono flessibilità e si irrigidiscono, compromettendo la capacità dell’occhio di focalizzare la luce sulla retina: questa è la causa principale della presbiopia, che è direttamente connessa all’invecchiamento dei tessuti.

Il principale sintomo della presbiopia è la progressiva incapacità di mettere a fuoco gli oggetti da vicino con la necessità di allontanarli. L’occhio si affatica, e può verificarsi anche la visione doppia delle lettere, bruciore e arrossamento, fino a provocare nei casi più gravi cefalea e vertigini.

Esistono tuttavia altri fattori di rischio in grado di diminuire drasticamente l’elasticità del cristallino, anticipando la comparsa della presbiopia nei soggetti più giovani: l’uso prolungato di alcuni farmaci (antidepressivi, antistaminici, diuretici, cortisonici), l’abuso di alcol, il diabete, le patologie croniche autoimmunitarie.

terapia della presbiopia

Quali sono le terapie più usate per la presbiopia?

Per correggere la presbiopia, quando non si hanno altri difetti visivi come miopia, astigmatismo e ipermetropia, si ricorre generalmente all’uso di occhiali con lenti positive, ma questo non rappresenta di certo la soluzione definitiva al problema; la lente da presbite, infatti, non impedisce alla naturale accomodazione dell’occhio di diminuire, fino a stabilizzarsi intorno ai 65 anni d’età.

La terapia della presbiopia più utilizzata è l’intervento chirurgico soprattutto in presenza di altri difetti refrattivi. La chirurgia refrattiva laser PRK o LASIK, che hanno lo scopo di modificare la curvatura della cornea tramite la rimozione di tessuto epiteliale, così da permettere la messa a fuoco di immagini da vicino; in alternativa, si può ricorrere alla chirurgia intraoculare.

Chirurgia refrattiva e intraoculare

Una delle tipologie di intervento più utilizzate è senza dubbio la chirurgia refrattiva PresbiLASIK.

Tale tecnica prevede l’impiego del laser a femtosecondi, tramite il quale viene creata un’incisione sulla superficie dell’occhio che permette di avere accesso alla cornea. Da lì, un laser ad eccimeri ne rimodella la curvatura risolvendo il difetto visivo. La procedura è sicura e indolore, veloce e permette un recupero post-operatorio molto rapido.

Infine, c’è anche il trattamento con li lenti intraoculari che risolvono il problema della presbiopia alla base: consiste nel sostituire il cristallino con una lente intraoculare multifocale, praticamente un cristallino artificiale che ha la capacità di durare tutta la vita, senza opacizzarsi, e che funzione come il cristallino naturale di una persona giovane. Questo trattamento permette di correggere in contemporanea anche eventuali disturbi associati alla presbiopia come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia.

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