La ReLEx SMILE (Small Incision Lenticule Extraction, ovvero Estrazione Lenticolare tramite Piccola Incisione) è la terza generazione della chirurgia refrattiva: è la più recente e innovativa tecnica che permette di correggere difetti di vista come miopia e astigmatismo, la soluzione ideale per eliminare definitivamente gli occhiali e tornare a vedere nitidamente.
La chirurgia refrattiva comprende tutto l’insieme di tecniche chirurgiche finalizzate alla correzione di molti dei più comuni difetti visivi quali la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, tutti determinati da un errore di refrazione dei raggi luminosi sulla cornea.
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Chirurgia refrattiva Roma: la tecnica Zeiss Smile
La tecnica chirurgica ReLEx SMILE utilizza il laser a femtosecondi ad alta precisione VisuMax di ZEISS per curare difetti visivi quali miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, estremamente diffusi fra la popolazione. Rappresenta quindi la scelta ottimale per chi desidera ridurre o, meglio ancora, eliminare, l’uso di occhiali o lenti a contatto.
La tecnica ReLEx SMILE è l’avanguardia della chirurgia refrattiva perché utilizza un unico laser. Questo elimina la necessità di praticare sul paziente il flap corneale come nella tecnica Femto-LASIK o l’ablazione superficiale come nella PRK. La ReLex SMILE viene definita “flap-less”, perché non è necessaria l’incisione e il sollevamento del flap corneale con conseguenze positive la riduzione dei tempi di recupero.
La tecnica è non invasiva e veloce perché utilizza un solo laser indolore a femtosecondi, ossia il VisuMax® Zeiss. Il chirurgo esegue una o al massimo due minime incisioni laterali (da 2 a 4 millimetri) in massimo 28 secondi. Da queste incisioni estrae un dischetto di tessuto, chiamato lenticolo, di dimensioni minime (7 millimetri massimo) scolpito dal laser a soluzione del difetto visivo.
I vantaggi di ReLex SMILE
ReLex SMILE utilizza un approccio soft di ultima generazione, di estremo comfort per il paziente, difatti permette al chirurgo di non ricorrere al bisturi, è indolore e consente un recupero immediato (in poche ore).
La procedura richiede meno di 2 minuti per occhio, senza lo stress da spostamento a un altro laser e, essendo un intervento per nulla invasivo o doloroso, si effettua da svegli. Il paziente inoltre non subisce iniezioni, perché come anestetico vengono usate delle apposite gocce di collirio.
Il vantaggio principale è sicuramente l’assenza di flap corneale, che lascia intatta la struttura delle lamelle stromali, assicurando il mantenimento dell’integrità biomeccanica della cornea.
Il rispetto di queste terminazioni nervose minimizza l’insorgenza di complicanze, rendendo l’intervento più sicuro e praticabile anche su cornee sottili, appiattite o che presentino difetti elevati e diminuisce anche l’incidenza post-operatoria del fenomeno di “dry eye” (occhio secco), rendendo possibile il trattamento con ReLex SMILE anche per quei pazienti che presentino problemi di secchezza oculare pregressi.
Chi può sottoporsi all’intervento?
La tecnica chirurgica ReLex SMILE permette di ottenere un perfetto recupero dell’autonomia visiva già il giorno successivo all’intervento e di ritornare alle attività quotidiane anche nel giro di poche ore.
La FDA (Food& Drug Administration), in seguito all’approvazione della ReLEx SMILE, ha indicato i parametri ideali per sottoporsi a questo intervento. I risultati migliori si ottengono ad esempio nei pazienti che hanno un difetto miopico compreso tra -1.00 e -10.00 diottrie ed astigmatismo miopico fino a -5.00.
Altri requisiti per potersi sottoporre all’intervento sono:
- dai 22 anni in su
- topografia spessore corneale e pupillometria nei limiti della norma
- buono stato di salute generale e nessuna malattia pregressa degli occhi
- pazienti con cornee sottili, non operabili con altre tecniche o con occhi eccessivamente secchi che risentirebbero di altri tipi di intervento
- non essere in gravidanza
In ogni caso c’è da considerare che sarà sempre il Medico chirurgo a decidere quale sia l’intervento chirurgico ideale per il paziente, alla fine dell’intero iter diagnostico.
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